Sale al 78% la quota di famiglie che può comprare un immobile
Mutui con tassi d’interesse ai minimi, prezzi in discesa da anni, aumento (seppur lieve) del reddito disponibile. Sono i tre principali fattori — scrive Il Sole 24 Ore — che permettono alle famiglie di accedere più facilmente all’acquisto della casa e che di conseguenza continuano a sostenere il mercato residenziale. Almeno per quel che riguarda le compravendite, che sono in ripresa dal 2014 e che nel 2018 – come confermato dal Rapporto annuale dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate – hanno fatto segnare un +6,5%, raggiungendo quota 578.647 scambi. Secondo l’affordability index elaborato dall’Abi, la quota di famiglie che possono acquistare un immobile nel 2018 è salita al 78%. Dato che non stupisce se paragonato alla larga diffusione della casa di proprietà, ma che diventa significativo se paragonato alla quota del 2012, quando solo il 47% dei nuclei poteva permettersi l’acquisto, a causa di prezzi più alti e stretta del credito. Si tratta di un dato generale che non cancella le difficoltà d’acquisto del le famiglie più giovani, solitamente con reddito inferiore alla media e spesso composte da lavoratori precari.
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